75 anni di Topolino!
Una rassegna con le più celebri e significative copertine che hanno contraddistinto la Storia editoriale di una testata fondamentale e la Storia dell’Italia presso il MAEC, Museo dell’Accademia Etrusca e della città di Cortona.
Muse di ieri e di oggi: un nuovo approccio al museo che passa anche per il fumetto
Intervista di Iacopo Mancini a Paolo Giulierini – Archeologo, si è laureato in Etruscologia e Antichità italiche (1993) e specializzato in archeologia classica. Una personalità preziosa per Cortona, ormai di fama nazionale.
Qual è il luogo di Cortona a cui sei più affezionato?
Ometto il museo, che per ovvie ragioni porto sempre con me. Amo molto la Fortezza del Girifalco, perché è un luogo che ti consente di osservare in modo esemplare il territorio straordinario che si estende intorno a questa città: è un grandioso giardino punteggiato di monumenti, ma anche di eventi che non sono monumentalizzati eppure restano vividi nella memoria, tra tutti la Battaglia del Trasimeno che si immagina osservando lo scorcio di lago dalla Fortezza.
In un’intervista a Fanpage hai detto che il museo deve tornare a essere come l’Agorà greca, un luogo di incontro da vivere, con elementi aggreganti che possono essere l’arte contemporanea e la musica, purché siano attrattivi per i giovani.Vuoi farci qualche esempio?
La riflessione è partita dall’etimologia della parola museo, che significa luogo delle muse; le muse sono le patrocinatrici delle arti, quindi c’è la musa della musica, della poesia, ma sappiamo che nel tempo sono nate nuove muse, come quella della fotografia, del design, del cinema, del fumetto: noi abbiamo l’obbligo di far entrare simbolicamente anche queste muse. Alcuni linguaggi come il fumetto stanno assumendo ormai in maniera acclarata la dimensione di forma d’arte, quindi un museo è costretto ad accoglierle, perché altrimenti sarebbe solo un riflesso di arti passate: se vuole parlare al pubblico deve aprirsi a tutti i linguaggi attuali, per diventare un luogo dove le persone non vanno tanto a vedere la bellezza, quanto a capire la problematicità che sta dietro alla bellezza e agli oggetti antichi. Gli oggetti ci raccontano di mondi che non sempre sono paradisi perduti, anzi spesso sono mondi peggiori del nostro: va annodato questo filo rosso col passato, per sentirci anche meno inadeguati quando entriamo in un museo, perché siamo gli stessi uomini di duemila anni fa.
A proposito della musa del fumetto, tra poco a Cortona ci sarà il Cortona Comics: come si lega la comunicazione leggera, ma non necessariamente superficiale, del fumetto alla cultura più impegnata?
Intanto va ricordato che nei musei, a partire dal MANN, esistono testimonianze significative di protofumetti del mondo antico. L’idea di inserire i fumetti al MANN arrivò dopo che mi accorsi che avevamo una serie di scenette dipinte provenienti da Pompei. L’immediatezza di queste scene antiche è la stessa del fumetto, quella che serve oggi al pubblico, che ha bisogno di contenuti rapidi, chiari, fluidi. Per questo a Napoli ci siamo legati al Comicon, ospitando le opere dei più grandi fumettisti. Questo è possibile e doveroso farlo, infatti da quest’anno il MAEC ospiterà una mostra del Cortona Comics, possiamo dire che abbiamo rotto un tabù: nuove muse stanno arrivando al museo! Non dimentichiamo poi che il quadro più famoso di Cortona, L’Annunciazione del Beato Angelico, vede l’angelo rivolgersi alla Vergine Maria attraverso un fumetto, con un fumetto preannuncia la nascita di Gesù alla Vergine: eravamo dei predestinati.
Presenta al MAEC il biglietto del Comics e avrai diritto alla riduzione del biglietto a 7 euro dal 25 maggio al 2 giugno 2024; viceversa se presenti all’ingresso del Cortona Comics un biglietto del MAEC avrai diritto alla riduzione del biglietto a 3 euro.